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11 Aprile 2014Città smart: la progettazione del futuro verterà su fattorie urbane verticali, strade ricoperte di spray illuminanti, alberi bioluminescenti.
Edifici trasformati in fattorie verticali, alberi illuminati, foreste urbane. La città del futuro secondo l’ultimo report dello storico studio inglese Arup “Cities Alive” dovrebbe prevedere una forte integrazione di tecnologia e natura. Perché solo in questo modo sarà possibile un adattamento ai cambiamenti climatici e la creazione di condizioni di sicurezza contro le calamità naturali.
Più verde urbano
Con l’innalzamento dei livelli del mare e il generale aumento delle temperature, qualsiasi ambiente urbano mal progettato non sarà in grado di adattarsi a questi cambiamenti e contrastarli. Secondo lo studio è necessario un cambiamento nel modello progettuale, che non dovrebbe prevedere delle strutture “difensive” ma soluzioni più ecocompatibili: strutture impermeabili, bituminose e coperte andrebbero sostituite con superfici permeabili, utilizzando materiali naturali, come il legno e la canna, caratteristici di ambienti umidi. Aumentare la copertura arborea delle aree urbane, rivela il report, riduce enormemente il rischio di inondazione: per ogni incremento del 5% di alberti impiantati, il rischio si riduce del 2%.
C’è poi un altro aspetto da considerare e che riguarda il benessere fisico degli abitanti. La creazione di aree verdi incentiva gli spostamenti a piedi e l’attività fisica, contribuendo a una riduzione della probabilità di ammalarsi, con benefici sia dell’individuo (i residenti in aree verde hanno un’aspettativa di vita più lunga di cinque anni) che della società (meno spese sanitarie e meno assenze lavorative).
Fattorie urbane
Con l’aumento esponenziale della popolazione residente in grandi centri urbani- entro il 2050, secondo lo studio, il 75% della popolazione mondiale vivrà in città- dovrà essere affrontata anche la questione alimentare. Invece di rassegnarsi a rinunciare alla sana alimentazione rurale, bisognerebbe fare in modo di riprodurre anche in città un modello di orti-coltura, trasformando gli edifici in fattorie verticali.
La nuova frontiera dell’illuminazione urbana
Per ridurre l’impronta di carbonio delle città è necessario che la ricreazione di aree verdi vada di pari passo con l’integrazione di nuove tecnologie. Lo studio si sofferma sull’illuminazione, che dovrebbe essere altamente sostenibile e sopratutto integrata agli elementi naturali. Innovazioni come le particelle assorbenti e illuminanti che possono essere spruzzate su strade, edifici e cartelli potrebbero rendere luoghi pubblici più sicuri, perché illuminati.
Ma Arup si spinge ancora più in là, dichiarando come in un futuro non troppo lontano gli alberi stessi potranno essere in grado di produrre luce grazie a un meccanismo di bioluminescenza.