Pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 58 dell’ 11 marzo 2014, il decreto 13 febbraio 2014, con il quale viene istituito il Catasto nazionale delle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriali interessate al fine di rilevare i livelli di campo presenti nell’ambiente.
Il provvedimento, in vigore dallo scorso 11 marzo 2014, è stato emanato in attuazione della legge 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici).
L’attività di realizzazione e gestione del Catasto Nazionale sarà svolta dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che, a tal fine, si avvale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il quale opera sulla base dei contenuti dell’allegato che costituisce parte integrante al decreto. In attuazione dell’art. 7, comma 1 della L. n. 36/2001, il Catasto Nazionale è realizzato nell’ambito del sistema informativo e di monitoraggio ambientale (SINA) di cui all’art. 8 del D.P.R. 4 giugno 1997, n. 335, opererà in coordinamento con i catasti regionali.
In materia di esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, il Catasto Nazionale permette la produzione di informazioni per le attività di monitoraggio e controllo ambientale necessarie a:
a) fornire supporto alle decisioni riguardante l’ambiente ed il territorio;
b) consentire di costruire indicatori ed indici di esposizione che forniscano la rappresentazione più efficace dello stato ambientale;
c) costituire supporto informativo utile per la valutazione d’impatto di nuove singole sorgenti o per la pianificazione complessiva dell’installazione di nuove sorgenti;
d) fornire supporto alle Pubbliche Amministrazioni in fase di procedimenti autorizzativi in materia di edilizia, in relazione alle fasce di rispetto, ai sensi dell’art. 6, comma 1 del Dpcm 8 luglio 2003 (50 Hz);
e) conoscere l’ubicazione delle sorgenti sul territorio;
f) conoscere le caratteristiche tecniche delle sorgenti;
g) identificare i gestori degli impianti nel rispetto della normativa esistente sulla riservatezza e sulla tutela dei dati personali;
h) costruire le mappe territoriali di campo elettrico e magnetico, per rappresentare lo stato dell’ambiente.
Le informazioni contenute nel Catasto nazionale impianti elettromagnetici sono accessibili al pubblico ai sensi delle norme in materia di accesso all’informazione ambientale (D. Lgs. n.195/05).
Un catasto nazionale per le sorgenti elettromagnetiche.
Comments (0)